La riflessologia plantare contro la depressione
Alzi la mano chi di noi, durante l’intero arco della propria vita, almeno una volta, non abbia sperimentato un periodo di profonda tristezza e
depressione per periodi più o meno lunghi.
La riflessologia plantare contro la depressione può aiutare, questa è la buona notizia, ma è doveroso fare una premessa.
Queste situazioni di disagio possono essere normali reazioni a situazioni particolari: la perdita di una persona cara, il verificarsi di un’avversità o di un evento negativo in grado di ferire la nostra autostima, rendono ciascuno di noi incapace di reagire.
In questa situazione, i sintomi più probabili sono rappresentati da sentimenti di tristezza, stanchezza, attacchi di
ansia,
panico, paure immotivate, apatia, tutte quelle difficoltà, in buona sostanza, in grado di rendere più problematica la normale conduzione della quotidianità.
Qualunque disturbo che coinvolga l’aspetto psichico dell’individuo e
quindi sull'umore, si rispecchia anche nella componente fisica ed energetica dell’individuo.
Ebbene, la riflessologia plantare può dare il suo valido contributo al superamento di tali situazioni, fermo restando che, nei casi più gravi (depressione congenita, traumi di elevata intensità, depressione cronica) l’aiuto di un medico/specialista è insostituibile.
Ora, tutto ciò premesso, vediamo di capire nel dettaglio come può aiutarci la riflessologia plantare in tutte queste situazioni.
Come riportare l’organismo al suo equilibrio puntano sulle zone riflesse del piede?
Ansia e depressione sono problemi che vanno curati appena fanno la loro comparsa e, in particolari situazioni, con cure psicologiche e mediche.
Tuttavia, il massaggio operato in riflessologia plantare può aiutare e alleviare questa condizione.
E’ possibile, infatti, usare questo tipo di trattamento non solo per una depressione lieve, ma anche in situazioni più serie, sempre ovviamente combinate con altre specifiche terapie stabilite dal medico stesso.
Per una panoramica esaustiva dei vantaggi derivanti dalla stimolazione
delle zone riflesse, vedi
i 42 benefici della
riflessologia plantare.
Come si lavora in riflessologia plantare per lenire la depressione. Le tecniche giuste.
Tecnicamente, bisogna intervenire su specifici punti riflessi del piede per ridare un naturale riequilibrio a tutto il sistema immunitario e ormonale.
Inizialmente, la prima difficoltà che lavorando in riflessologia plantare si può sperimentare, è dovuta al fatto che tante persone, magari perché troppo sensibili, manifestano
difficoltà a farsi toccare i piedi.
Dobbiamo, pertanto, infondere loro fiducia per affidarsi a noi totalmente ed ottenere, così, i risultati sperati. Dobbiamo quindi trovare in riflessologia plantare, sul piede, il punto del rene, e, sopra, il punto del surrene, disegnando in nero, esattamente al centro, il punto del rene e subito sopra disegna il surrene.
Per non sbagliare, possiamo tirare una linea retta dall’alto verso il basso nella metà superiore del piede, al centro, al livello del terzo dito: questo sarà il punto esatto del rene, mentre, subito sopra, si trova la zona riflessa del surrene.
Bisognerà massaggiare queste due parti utilizzando una pressione molto forte e decisa.
Premendo questo punto e rilasciandolo subito dopo, rimane il vuoto, come un solco.
E’ un momento di scarico energetico della persona.
Per quanto tempo rimane questo vuoto?
Se è lento a riempirsi è proprio come se il corpo avesse difficoltà: questo rappresenta un indice di un calo delle energie.
Procediamo ora nella nostra manualità alla stimolazione del sistema ghiandolare, mediante digito-pressione sui polpastrelli delle dita, perché è proprio sulla parte più morbida, soffice, che si trova la zona riflessa del nostro sistema ghiandolare, quindi pancreas, ovaie o testicoli, fegato, surreni, ipofisi.
Iniziamo a stimolare il primo dito nella parte più “paffuta” ed esattamente al centro dei cerchi concentrici che vanno a formare la pelle. Stessa cosa per il secondo dito, collegato al pancreas. Ovviamente, quest’operazione in riflessologia plantare
andrà eseguita su entrambi i piedi.
Lavoriamo quindi sul terzo dito, collegato nel caso degli uomini ai testicoli e nelle donne alle ovaie.
Quindi il quarto dito, procediamo a massaggiare il quarto dito, collegato con il fegato e, infine, il quinto dito, dove si trova la zona riflessa del surrene.
Teniamo sempre a mente che il nostro scopo, in riflessologia plantare, è quello di ampliare il campo energetico e, quindi, cercare di mettere in movimento l’energia bloccata.