La riflessologia plantare contro l’ansia
Intervenire sul plesso solare e sul diaframma nel piede
In un trattamento di riflessologia plantare contro l'ansia, si utilizzano due manualità: una più lenta (da eseguire in una prima fase iniziale, come approccio) ed una più veloce (indicata una volta superata la fase iniziale). La zona del piede su cui intervenire è il
plesso solare, ma, successivamente, dobbiamo trovare la zona del piede collegata al
diaframma nel piede.
Per farlo, è bene prima evidenziare le articolazioni delle dita (non è difficile perché tirando un po’ indietro le dita le articolazioni vengono più esposte) con un tratteggio sopra.
Successivamente, proprio quella che si trova subito sotto, è la zona del diaframma.
Esattamente dopo averla evidenziata, si potrà procedere con la
stimolazione, la quale dovrà avere luogo piano piano (la tecnica verrà
spiegata dettagliatamente nella
nostra
guida pratica illustrata "Trattamento ai piedi per ansia e agitazione")
e questo massaggio eseguito sul piede è di accompagnamento, appunto, alle
tecniche generali e ampie apprese nei nostri corsi online.
I massaggi eseguiti in riflessologia plantare aiutano a scaricare emozioni negative, consentono di
allentare lo stress e quel senso di ansia, paura incombente, incertezza, sfiducia negli eventi della vita e in noi stessi che fanno da corredo a quella complessiva sensazione di malessere che ognuno di noi vive in questo millennio.
Il massaggio in riflessologia plantare però, soprattutto se finalizzato a ridurre l’ansia,
è bene chiarirlo, non è un gioco: chiunque intenda divenire un esperto
potrà iniziare a conoscere i principi cardine della
riflessologia plantare.
Intanto, diamo qualche indicazione di carattere teorico.
Ansia: quando non agire in riflessologia plantare
Siamo abituati a considerare l’ansia un fenomeno del tutto normale, quasi si trattasse della pioggia, con la quale, volenti o nolenti, in alcuni giorni della nostra vita, siamo chiamati a convivere.
Essa, in verità, è una conseguenza del nostro modo di interfacciarci alla vita.
Dunque, qualcosa può essere fatto.
Siamo inoltre abituati a pensare che essa abbia dei risvolti esclusivamente di carattere psichico.
In verità, non è sempre così. Se il disagio arriva a toccare livelli “anormali”,
come accade quando l’intensità è tale da inibirci di lavorare, avere
rapporti sociali etc. allora è opportuno consultare il proprio medico e
ricorrere ai farmaci
da lui prescritti.
Ebbene, in questi casi, è bene sottolinearlo, la riflessologia plantare è di per sé insufficiente.
In questi casi, questo trattamento manuale cede il posto alla medicina.
Non vogliamo sovrapporre i ruoli: in queste circostanze la riflessologia plantare non si può sovrapporre alla medicina ed alla psicologia.
Quando e come agire sull'ansia in riflessologia plantare?
In altri casi, ossia quando l’ansia raggiunge livelli di difficoltà superabili, può essere dato spazio alla riflessologia plantare la quale, avvalendosi come chiarito, di tecniche adeguate,
è in grado di allentare il disagio riducendo i cattivi pensieri, i timori, e tutte le situazioni emotive personali o relazionali negative.
Tutto questo perché si arrivano a stimolare le nervature che dal piede si diramano verso i due organi deputati allo stress: il plesso solare e il diaframma.
E’, difatti, il diaframma collegato al respiro: non è un caso che, nella meditazione, tanto per fare un esempio, venga controllato il diaframma proprio al fine di ottenere uno stato di benessere psicologico.
Plesso solare/diaframma: quanto contano queste zone riflesse
Come sempre, anche in questo caso, quindi, al fine di sconfiggere l’ansia, la riflessologia plantare ci garantisce ottimi risultati se eseguita in maniera corretta puntando a stimolare alcune, specifiche zone del piede. La zona riflessa nel piede interessata dal trattamento è quella del plesso solare. Questa si trova tra l’alluce e il terzo dito.
Come sempre, è preferibile, per i neofiti, prima evidenziare la zona, e poi procedere alla stimolazione.
Quindi, andiamo a sfruttare il collegamento nervoso con il plesso utilizzando il pollice.
Il consiglio è quello di tenere ben fermo il piede in maniera tale che non scappi cosa che può aver luogo per via dell’intensità dei movimenti esercitati.
La stimolazione potrebbe risultare intensa, specie nei confronti di chi si avvicina al mondo della riflessologia plantare per la prima volta, consistendo essa in una serie di input esercitati su questa nervatura che è, per sua natura, estremamente sensibile.
Riprendiamoci il nostro naturale equilibrio
Grazie a questo massaggio, quindi tramite la riflessologia plantare, è possibile ristabilire l’equilibrio energetico del nostro corpo,
riducendo l'ansia e l'agitazione. Siamo, infatti, una grande fonte di energia inutilizzata, non sfruttata.
Grazie alla riflessologia plantare che punta alla stimolazione ed alla compressione di specifici punti di riflesso sui piedi, relazionati energicamente con organi e apparati, è possibile mettere in moto questa energia, riattivarla, a beneficio di corpo e mente, esercitando così un’azione di carattere preventivo e d’intervento efficace su eventuali squilibri dell’organismo.
La riflessologia plantare è in grado di intervenire così sulla tensione, allentandola, con tutti
i benefici che ne conseguono.
L’obiettivo è quello di eliminare gradualmente, durante le sedute, passo passo, queste condizioni
di agitazione e di ansia spesso interconnesse, riuscendo, come detto, a ripristinare l’equilibrio del corpo.
Come chiarito più volte la riflessologia plantare contro l'ansia va assolutamente evitata in gravidanza e durante il ciclo mestruale e va condotta solo previa attenta conoscenza delle precise tecniche da utilizzare, non è possibile, nella maniera più assoluta, improvvisare, a meno di non voler cagionare danni alla salute altrui.
Chiunque voglia accedere ai corsi di preparazione per l’apprendimento
dell’arte della riflessologia plantare, in modo da evitare i più comuni
errori che la mancata conoscenza delle relative tecniche può cagionare,
potrà seguire i corsi che trovate qui.