Come fare la riflessologia plantare
Suggerimenti e consigli per un trattamento completo ed efficace
Vista la larga diffusione che i massaggi, in particolare il
massaggio ai piedi, stanno riscuotendo all’interno di una popolazione sempre più soggetta a stress, ansia, fatica e malesseri di ogni genere, sorge spontaneo chiedersi: come fare la
riflessologia plantare?
Innanzitutto giova premettere che solo un buon video corso può garantire l’apprendimento meticoloso e puntuale di questa tecnica così apprezzata e riconosciuta.
Tuttavia, in questa sede, intendiamo elargire qualche buon utile suggerimento per un trattamento che davvero possa garantire risultati attesi e sperati.
Principali tecniche di riflessologia plantare
Esistono diverse modalità di stimolazione in riflessologia plantare, ecco quelle più comunemente
utilizzate:
- Tecnica del movimento circolare: prevede che il pollice, una volta esercitata una pressione sul punto riflesso, venga fatto ruotare più volte sullo stesso punto, in senso orario o antiorario. È una tecnica molto usata dai principianti, ma non per questo meno valida delle
altre che seguono.
- Tecnica a scatto, detta anche "a lombrico": consiste in una serie di stimolazioni rapide e ravvicinate, eseguite prevalentemente con il polpastrello del pollice. Questo compie un movimento ondulatorio simile al procedere di un lombrico, avanzando sulla zona da trattare. Tale gesto invia impulsi alle terminazioni nervose, in armonia con i ritmi naturali del corpo.
- Tecnica di pressione statica: simile alla tecnica del
movimento circolare, con la differenza che il pollice rimane immobile sul punto specifico per alcuni minuti, invece di ruotare. Questo metodo è utilizzato anche nella
riflessologia plantare Shiatsu, che integra la respirazione profonda nel trattamento.
Vediamo ora una guida passo-passo su come procedere per effettuare un
trattamento di riflessologia plantare.
PASSO 1 - Messaggio preparatorio al trattamento vero e proprio
Eseguire un massaggio preparatorio alla riflessologia plantare è un segreto che non tutti conoscono.
L’organismo dell’individuo che vi si sottopone, inizialmente è contratto, vuoi per un certo disagio da parte dello stesso, vuoi per la normale tensione muscolare.
Esercitando anche delle lievi pressioni partendo dalla pianta del piede la circolazione inizierà a fluire meglio. Ciò concorrerà a rilassare ulteriormente il cliente.
Come fare la riflessologia plantare partendo da questo momento preparatorio?
Eccolo spiegato subito.
- Avvolgi i piedi sottoposti a trattamento in una salvietta/asciugamano caldo;
- Afferra il tallone sinistro del cliente con la mano sinistra. Posiziona contestualmente la destra sul collo del piede, vicino alla caviglia. Premi delicatamente sul collo e sulla pianta del piede;
- Esercita poi una pressione verso il basso con la mano destra e verso l'alto con quella sinistra. Ripeti questa operazione per tre volte. Questa pressione consentirà di rompere i cristalli di acido urico che tendono a svilupparsi naturalmente, favorendo così la circolazione;
- Afferra e friziona il piede del cliente con lo stesso movimento che eseguiresti per strizzare uno straccio bagnato. Sii molto delicato in questa operazione;
- Tamburella, a seguire, la pianta del piede con il dorso dalle dita fino al tallone, quindi di nuovo verso le dita a ritroso. Attenzione a non colpire tanto forte da arrossare la pelle.
- Inizia a massaggiare la gamba dalla caviglia fino dallo stinco fino al ginocchio.
- Partendo dalla parte retrostante del ginocchio, torna poi verso la caviglia continuando sempre a massaggiare lungo il polpaccio;
- Avvolgi i piedi sottoposti a trattamento di nuovo in una salvietta/asciugamano caldo e ripeti le stesse operazioni sull'altra gamba.
A seguire è possibile ora iniziare il trattamento vero e proprio.
PASSO 2 – Massaggio vero e proprio
Chiunque abbia iniziato a sperimentare, anche sulla sua pelle, le prime tecniche di riflessologia plantare avrà di certo notato come non tutte le parti del piede siano omogenee.
Ci sono infatti dei punti più dolenti e altri più piacevoli da massaggiare.
Il fatto che una parte del piede risulti dolente al tatto è un segno chiaro ed eloquente di un bisogno.
Si tratta di un segnale che ci comunica qualcosa: l’organismo non si trova in uno stato di equilibrio.
Ebbene, ora, passiamo alla fase tecnica vera e propria.
Come fare la riflessologia plantare non è poi così difficile: in soccorso ci arrivano
le mappe.
Trattasi di una vera e propria proiezione che, seguendo dei meridiani verticali percorre il corpo fino a giungere ai piedi: ebbene, le mappe della riflessologia plantare vengono tracciate così, ed esse vengono disegnate tenendo conto dei punti riflessi, che, quando trattati, innescheranno una reazione in una zona precisa del corpo.
Non è dunque un caso che il riflessologo ponga alla base dei suoi studi le mappe, le quali sono proprio i tracciati di un percorso ben preciso … una guida verso le tecniche in grado di rispondere alle esigenze del cliente, arrecando benessere e giovamento in modo piacevole e sicuro.