Riflessologia plantare per ritrovare il buon umore
La riflessologia plantare, come abbiamo visto, si rivela estremamente utile per risolvere o, quanto meno, ridurre, molte problematiche fisiche. In verità, a ben vedere, essa è, sin dalla notte dei tempi,
impiegata anche nel campo dell’umore.
Accade a volte che, quel sentimento di melanconia che si accompagna, puntuale, a
cattivo umore e stato d’ansia, si avverta in maniera intensa e con maggiore frequenza in alcuni periodi della nostra vita, e, durante l’anno, in alcuni periodi ben definiti.
Pensiamo, solo per fare un esempio, al periodo del rientro dalle ferie, anche conosciuto come il periodo in cui moltissimi di noi sono chiamati a sperimentare la famosa “sindrome da stress da rientro”. Sia chiaro, il malumore non è una malattia, ma in molti ne farebbero volentieri a meno.
Le cause che scatenano il cattivo umore, però, solo davvero tante e, a volte, sono difficili da individuare.
In inverno, ad esempio, l’organismo e la mente fanno fatica ad alzarsi ad un determinato orario, a stare per ore seduti al pc, accade a tutti, ma, è bene non sottovalutare i seguenti sintomi: sensazione di soffocamento, ansia generalizzata ed addirittura, nei casi più gravi, panico, tachicardia, variazioni del peso corporeo e, nel caso delle donne, disturbi del ciclo mestruale.
Se la vostra sindrome si sviluppa così, potrebbe essere provocata anche da un disturbo della tiroide.
Il problema sembra, infatti, riguardare essenzialmente le donne.
Come vedremo, una soluzione c’è. Trattasi della riflessologia plantare
che non prevede l’uso di medicine e che si basa sul semplice, naturale
massaggio di alcune zone riflesse, apportando
molteplici benefici.
Ma, prima di tutto… che cos’è di preciso il buon umore?
Tutta la vita si basa sull’incessante tentativo di inseguire persone, situazioni ed esperienze capaci di farci stare bene. E’ innato in noi il desiderio di sperimentare sensazioni positive.
Il buon umore è il modo stesso di vivere la vita in tutta la sua meravigliosa grandezza, è uno stato d’animo che, molto spesso, non dipende dalle cose, ma da noi.
Purtroppo, spesso, le belle sensazioni le si cerca anche in sostanze nocive che provocano dipendenza.
Basti pensare all’abuso di alcool, droga oppure al gioco d’azzardo.
Eppure dentro di noi abbiamo già pronta, disponibile una ottima e valida risorsa per stare bene: è il nostro stesso organismo, con i suoi
punti riflessi che la riflessologia plantare sa sfruttare a nostro vantaggio.
Quali sono le zone del corpo collegate al buon umore?
Come abbiamo chiarito, la zona più interessata al buon umore è la tiroide.
Purtroppo, le alterazioni che riguardano il corretto funzionamento della tiroide colpiscono, oggi, un numero sempre più vasto di persone.
In presenza di accertati problemi di tiroide, è bene rivolgersi ad uno specialista.
Ricordiamo infatti che la riflessologia plantare viene utilizzata per intervenire sulle zone riflesse, quindi, in questo caso, per risolvere il problema del cattivo umore, ma non per risolvere i problemi alla tiroide che, richiedono, ovviamente, se certificati, la somministrazione di farmaci, operazione questa che non compete alla riflessologia plantare.
Posta questa importante premessa, andiamo a scoprire quali sono i punti riflessi del corpo che possono essere manipolati per far tornare il buon umore.
In particolare, in riflessologia, si può lavorare sulle seguenti ghiandole:
- Ovaie e Testicoli (sia sul polpastrello del 3°
dito del piede che sul punto inteso come zona riflessa). Nel piede in riflessologia plantare, ci sono dei punti specifici che consentono la stimolazione energetica dei due organi ai quali è collegato il buon umore:
ovaie e testicoli.
Questi punti si trovano, precisamente, sotto la zona del malleolo esterno.
Lavorali bene per circa 3-4 minuti, facendo molta prudenza (perché di solito sono molto dolorosi), aiuta a ristabilire il buon umore.
I risultati che si ottengono sono ottimi e nell’arco di poche sedute (già dopo la prima seduta) il soggetto che si sottopone alla riflessologia plantare nota degli enormi miglioramenti.
- Tiroide: trattasi della migliore zona riflessa di stimolazione per intervenire sull’umore.
Per stimolare la tiroide si devono trattare tutti e due i piedi, ed, in particolare i lobi.
Rispettivamente il lobo destro si trova sul piede destro (è quello addetto alla stimolazione) mentre il lobo sinistro lo ritrovi sul piede sinistro (è quello deputato alla sedazione). La tiroide, infatti, quando è in perfetto equilibrio, lavora sempre con un alternanza tra stimolazione e sedazione. Gli scompensi nascono infatti quando prevale una di queste due funzioni.
Il consiglio è quello di lavorare tutti i due lobi nei piedi (sotto l’alluce come uno dei punti di appoggio del piede) per circa 2-3 minuti per punto.
I risultati si rendono più validi se questo trattamento è unito alla manipolazione riflessa sull’ipofisi e sui testicoli-ovaie.
- Ipofisi (è questa infatti che controlla la produzione di ormoni da parte di tutte le altre ghiandole).
Il punto dell’ipofisi da trattare in riflessologia plantare si trova, nello specifico, nel dito alluce esattamente dove finiscono i centri concentrici della pelle.
Stimolare l’ipofisi per circa 2-3 minuti per piede consente di ottenere già dei grandi risultati.
Eseguire questo trattamento anche solo una volta a settimana è già un bel traguardo, perché è possibile avere grandi soddisfazioni da parte dei clienti che vi si sottopongono.
Un importante suggerimento che ci sentiamo di dare è quello di fare molta attenzione in fase di manipolazione: la stimolazione di questi punti sui polpastrelli è, infatti, dolorosa quando si preme in profondità, questo è inevitabile, ed è bene chiarire al cliente che trattasi di un normale effetto del trattamento di riflessologia plantare.
E’ bene, dunque, partire in maniera cauta per poi andare ad insistere premendo e facendo delle pressioni circolari in senso orario.
Ricorda: il fatto che il dolore sia normale non ti deve spingere ad agire come vuoi: devi seguire delle precise regole, specie per quello che riguarda la pressione.