Quale ruolo e importanza ha la riflessologia plantare applicata al piede sinistro?
Nel grande contesto delle medicine alternative nel quale certamente la riflessologia plantare si colloca, è possibile intervenire a difesa e protezione del nostro corpo, evitando il degenerare o l’insorgere di disturbi, malesseri e dolori di ogni genere.
Tutto il corpo umano è sede di punti riflessi sui quali è possibile agire per alleviare dolori e tensioni ma, grazie alla riflessologia, famosa ed apprezzatissima, è possibile intervenire sui piedi trattando, appunto di riflesso, le zone corrispondenti a determinati organi del corpo umano collocati altrove, in questo caso il piede sinistro.
La riflessologia plantare considera il piede come fedele specchio dell’intero nostro organismo. Quello sinistro, in particolare, si fa “portavoce” di tutti gli organi e le parti del lato sinistro del nostro corpo, mentre il piede destro, naturalmente, di tutti quelli del lato destro. Se il piede destro corrisponde alla parte più razionale e ponderata di noi, il piede sinistro corrisponde all'irrazionale, alla parte legata all’affetto, all’istinto.
Come sappiamo, grazie alla riflessologia si può giungere a curare addirittura gli organi interni: tuttavia, giova rammentarlo sin da subito: questo vale fintanto che non si renda necessario l’intervento della medicina. In tutti i casi in cui si renda opportuno trattare le zone che corrispondono al lato sinistro del corpo è dunque possibile eseguire un trattamento in riflessologia plantare del piede sinistro.
Nell'uomo esiste una carica molto intensa di energia vitale, che scorre di continuo attraversando il nostro organismo. La riflessologia del piede sinistro parte proprio da questo dato inconfutabile. Questo flusso ha luogo attraverso canali che restano ancora abbastanza misteriosi, gli stessi che la riflessologia si prefigge di comprendere e indagare, ma soprattutto sfruttare.
Questo fluire dell’energia rappresenta la condizione primaria per godere di buona salute. Ogni ostacolo, ogni blocco che va ad ostacolare il normale e cadenzato fluire di questa energia, costituisce la causa di un mutamento dell'equilibrio fisiologico. Questo mutamento rappresenta un pericolo per la funzionalità del nostro intero organismo.
E' chiaro che se il percorso di un condotto di energia viene ostruito, esattamente come ha luogo per il sangue che scorre attraverso una vena che attraversa in nostro corpo, questa energia non riuscirà più a raggiungere il suo punto di arrivo. Similmente, se un organo smette di ricevere l’energia di cui necessita, viene compromesso nella propria funzionalità, rischiando di non funzionare bene.
Uno dei sistemi che meglio è in grado di ripristinare il corretto funzionamento di questo flusso è rappresentato certamente dalla riflessologia plantare del piede sinistro. Una terapia questa primitiva, istintiva, priva di controindicazioni. L'uomo oggi ha trasformato questa gestualità applicata ai piedi in qualcosa di più preciso e mirato, scoprendo via via metodologie diverse ma tute straordinariamente efficaci per recare sollievo e ristoro a moltissime affezioni dell'organismo.
Le sofferenze legate alla parte sinistra del nostro corpo hanno, come chiarito, hanno natura e origine emotiva. Tramite un buon trattamento in riflessologia del piede sinistro si possono arrivare a risolvere problemi scaturenti dalla sfera dell’emotività, quali ansia, tensioni allo stomaco e al fegato. Il fegato può essere trattato massaggiando la pianta del piede destro appunto.
Chi vive in modo iperattivo, chi vive in perenne condizione di emotività, tende ad avere problematiche che, tramite un buon massaggio al piede sinistro in riflessologia, possono essere di certo alleviati. Questo tende al miglioramento in tre ambiti principali: congestione, infiammazione e tensione in particolare di questi organi, presenti nella mappa della riflessologia del piede sinistro: cuore, stomaco, milza, pancreas e colon discendente.
Chi esegue il massaggio del genere deve avere una notevole sensibilità, una straordinaria percezione dei sensi, così da percepire la reazione del paziente nel momento in cui si raggiunge un'eventuale zona critica.
