Riflessologo e massaggiatore: due competenze diverse
Anche se alcuni massaggiatori hanno una conoscenza di base delle zone riflesse, e se ne servono nella loro pratica di massaggio, tuttavia, essi non sono affatto riflessologi.
Molti stili e tecniche del massaggio sono comuni a quelli tipici dei trattamenti in riflessologia plantare, ma, lo ribadiamo,
un massaggiatore non è un riflessologo.
Trattasi di due competenze differenti.
Il consiglio, per tutti coloro che intendono godere degli effetti tipici di questa antica arte, è quello di trovare un riflessologo qualificato.
Come rendersi conto se un riflessologo è qualificato?
Mai fidarsi di un terapeuta che non si prende nemmeno la briga di chiedere se l’assistito dispone di eventuali lesioni.
E, ancora, un buon riflessologo è chi fissa alcuni obiettivi da realizzare, tenendo conto di tutte le possibili problematiche psico-fisiche che ogni cliente porta con sé.
La prima cosa che dovrebbe fare un bravo riflessologo è chiedere se si è in gravidanza, se si assumono dati farmaci o, ancora, se si stanno seguendo delle sedute di massaggi.
Inoltre - altro indice di una buona e sapiente applicazione dei principi della riflessologia plantare - è quella di verificare come venga esercitata la pressione: essa deve rientrare nella soglia del dolore.
Tuttavia, ciò non basta: un bravo riflessologo deve avere la capacità di comprendere la giusta quantità di pressione
al momento giusto e nel punto ben preciso dei piedi. Naturalmente, la più
evidente ed eclatante prova che il riflessologo operi bene è data dalla
buona riuscita del trattamento: se il dolore o il disturbo per il quale ci si era rivolti al riflessologo, per effetto delle sedute, è diminuito o addirittura sparito, è segno che il trattamento in riflessologia plantare è ben eseguito.
Naturalmente, ancora, affinché un riflessologo possa dirsi davvero competente, è altresì indispensabile che, dopo le sedute, non si riportino dolori o sofferenze sulle aree sulle quali si è intervenuti.
Che differenza c’è tra un massaggio e un trattamento in riflessologia plantare?
Riflessologia plantare e massaggio hanno molto in comune: molti dei vantaggi che ne derivano per l’organismo di chi vi si sottopone sono gli stessi.
Tuttavia, il massaggio si poggia sulla manipolazione dei tessuti molli, ma non riguarda le zone riflesse. Inoltre, la riflessologia plantare interessa solo date zone del corpo, quali mani e piedi, perché sono lì posizionate le zone riflesse.
Il massaggio, invece, interessando tutti i tessuti molli che rivestono il nostro intero organismo, può coinvolgere tutto il corpo, nessuna zona esclusa.
Che cosa è di preciso una zona riflessa?
Semplicemente, per zona riflessa, si intende una zona collegata ad altre parti del corpo.
Noi tutti abbiamo zone riflesse nei piedi, nelle mani e persino nelle orecchie.
La teoria di base sottostante l'applicazione della riflessologia plantare da
parte del riflessologo è che la pressione “colpisce” i nervi che poi trasportano i segnali ad altre parti del corpo.
I benefici che ne derivano includono il rilassamento ed il miglioramento del drenaggio linfatico e della circolazione sanguigna.
Questi vantaggi contribuiscono ad alleviare gli effetti dello stress,
che, a loro volta, aiutano l'organismo a trovare il suo naturale e
primordiale equilibrio, concetto molto amato dalla fitoterapia e nella teoria olistica.