Orecchie e colonna vertebrale in Riflessologia Plantare
Imparare l’arte della riflessologia plantare al fine di lenire problemi all’orecchio e alla colonna vertebrale è, oggi, molto importante: il numero di coloro che accusano problemi in queste due zone del corpo
(sotto forma di mal d'orecchio e mal di schiena) sembra oggi aumentare a dismisura.
Al fine di stimolare al meglio l’orecchio sinistro in riflessologia plantare, sarà preferibile iniziare a realizzare un disegno. Ciò è abbastanza facile in quanto, la zona riflessa da trattare si trova esattamente alla base del quarto e il quinto dito del piede.
Iniziamo poi a stimolare, quindi, la zona dell’attaccatura delle dita del piede.
Anche in questo caso è necessario attenersi a questa regola: se esiste un disturbo all’orecchio destro, andrà stimolata la parte collegata all’orecchio destro nel piede.
Stessa regola vale ovviamente per l’altro orecchio. Dopo alcune lezioni, quando sarai diventato più bravo, ti spiegherò anche come stimolare un calo di udito.
La zona dell’orecchio in riflessologia plantare
Andiamo a disegnare ora l’orecchio destro (quindi, la zona sotto l’attaccatura del quarto e del quinto dito). E’ questa la zona dove andremo a lavorare, meglio prima disegnarla.
Incominciamo a stimolare quindi questa zona partendo proprio dall’attaccatura del quarto e del quinto dito, come dicevo prima.
Stessa cosa dovremo fare, come vedremo a seguire, con la colonna vertebrale.
Dovremmo disegnare nel piede la colonna vertebrale.
Ma prima è doveroso conoscerne l’anatomia: la colonna vertebrale è composta da 7 vertebre cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 4 sacrali ed infine troviamo il coccige che viene suddiviso in due-tre parti.
Sul piede andremo a disegnare ora i punti di separazione che si trovano tra le cervicali e lo dorsali. Faremo quindi un segno di separazione tra le dorsali e le lombari, tra lombari e sacrali ed infine tra sacrali ed il coccige.
Prendiamo ora un pennarello rosso ed iniziamo a fare questi segni: dall’osso più sporgente della falange dell’alluce faremo un primo segno, un altro lo andremo a fare in prossimità dell’osso più sporgente del primo metatarso.
Proseguendo verso il basso troveremo un altro osso più sporgente, questa è un’altra articolazione.
Andando avanti, circa a metà piede, sempre al posto più sporgente, andremo a fare un bel segno con il pennarello rosso: questo segno rappresenta la linea di separazione tra le vertebre dorsali e le vertebre lombari.
Scendendo ancora giù, costeggiando il bordo troveremo un altro ossicino più sporgente: questo rappresenterà la linea di congiunzione tra le vertebre lombari e le vertebre sacrali.
Subito sotto troviamo quindi le cervicali, poi le dorsali, poi le lombari.
Scendendo ancora lo spazio diventa più piccolo perché le sacrali sono soltanto 4.
Subito sotto ancora troveremo il coccige che è un osso molto piccolo.
Trattamento della colonna vertebrale
Congiungendo quindi il primo segno con il secondo ritroveremo tutte
le 7 vertebre cervicali, congiungendo il secondo segno con il terzo, sempre lungo la parte rossa, avremo le
12 dorsali, ricongiungendo il terzo segno con il quarto avremo le lombari, infine avremo le sacrali e con l’ultimo segno il coccige.
Quindi, segneremo le cervicali, poi andremo a dividere addirittura anche in 7 spazi tenendo conto delle parti in cui la colonna è composta, quindi, 7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari.
Procedendo ora con l’altro piede troviamo l’osso più sporgente corrispondente alla prima cervicale.
Scendendo ancora, troviamo l’osso più sporgente corrispondente alla prima dorsale.
A circa metà del piede troveremo l’osso più sporgente, la linea di separazione, scendendo ancora ne troveremo un altro e via dicendo. L’ultimo pezzetto corrisponderà al coccige.
Congiungendo lungo il bordo osseo avremo le cervicali.
Scendiamo ancora lungo il bordo e colleghiamo ed avremo le dorsali, poi avremo le lombari, poi colleghiamo le sacrali, sempre lungo il bordo osseo.
Infine avremo il coccige.
L’accorgimento resta quello di dividere in 7 spazi (7 cervicali), ovviamente basta dividere ad occhio, facendo sette spazi più o meno di dimensioni uguali.
Lo spazio centrale sarà più grande perché ovviamente corrisponde a ben 12 dorsali, poi avremo le 5 lombari, le 4 sacrali e infine il coccige.
Andiamo ora a stimolare le vertebre in riflessologia plantare.
Quindi, brevemente, prima le cervicali, le dorsali, le lombari, le sacrali e il coccige.
Tutto lungo il bordo osseo.
Quindi partiamo dal basso, è più facile, per risalire verso l’alto, dalla settima cervicale per risalire su, su, fino alla prima cervicale.
Andiamo ora a stimolare le 12 dorsali. Partiamo quindi dall’osso più sporgente, che si trova a metà piede, lungo il bordo osseo, quindi piano piano saliamo su nella stimolazione del piede.
Per i principianti potrebbe non trattarsi di qualcosa di semplice, ma basta usare la manualità con calma, piano piano.
Sembra, in questo momento, assurdo, eppure pensa che coloro che sono divenuti esperti sono addirittura riusciti a riconoscere gli spazi nel piede che si trovano tra una vertebra e l’altra.
Ma questo lo spiegheremo più avanti, per evitare che si ingeneri confusione: prima bisogna effettivamente acquisire un bel po’ di manualità.
E’ già sufficiente praticare la stimolazione descritta più volte, lungo questo bordo del piede: non si tratta di una manovra difficile, perché anche se non centri esattamente gli spazi esatti darai un ottimo sollievo a
tutta la colonna vertebrale.
E’ doveroso adesso procedere con il descrivere la stimolazione da fare in riflessologia plantare sulle lombari: è opportuno allo scopo stimolare la zona del piede lungo il bordo.
Abbiamo dei riferimenti ossei quindi è difficile sbagliare.
Scendendo ancora troveremo le sacrali: è una porzione di ossa molto piccola quindi è bene che i principianti tengano conto che non è facile da individuare.
Stando lungo il bordo dell’osso, andando a stimolare le lombari, in realtà sei già sulle sacrali.
Comunque va benissimo, perché non si fanno danni pur non essendo molto precisi.
L’importante è che si vada a stimolare tutta la colonna vertebrale, fino all’ultima parte che corrisponde al coccige, ossia l’ultimo osso della colonna vertebrale.
Abbiamo preparato proprio per te dei video-tutorial grazie ai quali scoprirai come si applicano queste tecniche … così da permetterti di essere operativo da SUBITO.