Riflessologia plantare e oncologia: vantaggi e limiti del trattamento

La trattazione di un argomento tanto delicato quale l'oncologia, richiede una giusta e immediata premessa: alla riflessologia plantare non si fa ricorso per curare i tumori, di qualsiasi natura essi siano. Queste patologie gravi vanno trattate, puntando alla guarigione, facendo leva sulle risposte della medicina, che da secoli e secoli è chiamata a dare una risposta a problematiche dagli effetti così nefasti.

La riflessologia plantare, di contro, consente piuttosto di aiutare il malato oncologico che, come sappiamo, in presenza di un cancro, versa in condizioni fisiche e psichiche davvero pessime. Quello su cui si può e si deve puntare è, piuttosto, il recupero, in favore dell’individuo sottoposto a questo trattamento, del suo equilibrio energetico e della vitalità perduta.

Gli studi dimostrano anche che il massaggio in questione è in grado di risvegliare il sistema immunitario e quello neuroendocrino. Perciò, è opportuno precisare che la riflessologia plantare può essere di grande aiuto soprattutto dopo la diagnosi di un cancro, momento a partire dal quale il paziente si troverà a dover affrontare un percorso molto duro, sotto tutti i punti di vista.

Riflessologia plantare e dolore

Il massaggio in riflessologia plantare è in grado di alleviare in maniera significativa il dolore, oltre che di migliorare lo stato d’animo. In effetti, le due sfere sono legate, perché, come dimostrano i diversi studi condotti, la percezione della sofferenza è sensibilmente maggiore se si vive l’esperienza del dolore, cronico o meno che sia, con eccessivo stress e con ansia.

La riflessologia plantare può migliorare sensibilmente la circolazione ematica e linfatica e questo aiuta molto a lenire il dolore. Ma non è tutto: tramite l’utilizzo del tatto, si può intervenire sugli organi interni, come già chiarito nei nostri precedenti articoli, riducendo il dolore che è ivi presente, grazie alla digitopressione al piede, vero toccasana al 100% naturale e non invasivo per il benessere fisico della persona.

Riflessologia plantare e attenuazione dello stress

Inoltre, con una serie di trattamenti in riflessologia plantare, può essere alleviato anche lo stress. La condizione di malattia porta, infatti, il paziente oncologico a vivere un’inevitabile condizione di paura del futuro, che, nei casi più gravi, sfocia in forti attacchi di panico e depressione.

Arrivare a poter vivere la propria malattia con serenità è il massimo che si possa offrire a questi pazienti i questi casi. A volte, i disturbi in capo alla sfera psicologica, si fanno tanto seri da rendere indifferibile ed inevitabile il ricorso ad altri farmaci, che si vanno ad aggiungere a quelli che in genere vengono prescritti al malato oncologico.

Nella stragrande maggioranza dei casi, invece, tutto questo potrebbe essere evitato - il condizionale è d’obbligo - questi malesseri legati a solitudine, ansia e panico se presi in tempo, possono essere contenuti proprio grazie al ricorso alla riflessologia plantare che si rende un canale privilegiato per raggiungere una condizione stabile di benessere mentale. In molti casi per recuperare il proprio naturale benessere psicologico, bastano poche sedute.

Tutto ciò, però, non significa che la riflessologia plantare possa evitare l’uso dei farmaci. Sarà lo psicologo/psichiatra a dover verificare se si renda o meno necessario anche il ricorso a medicine. La scelta, in questo caso, è rimessa al suo insindacabile giudizio. Possono essere sufficienti anche sole poche sedute in riflessologia plantare per alleviare i problemi che affollano la mente, smorzandone la tensione che ad essi è correlata.

L’importante è essere o divenire competenti, perché una manipolazione non corretta può causare seri danni alla salute dell’individuo che ricorre alla riflessologia plantare.

Limiti della riflessologia plantare in seno all’oncologia

Di fatto, abbiamo già anticipato quelli che sono i limiti della riflessologia plantare applicata all’oncologia. Lo ribadiamo ancora una volta: questo trattamento non può e non deve proporsi di far guarire un individuo da un tumore. Illudere un paziente è sempre un abominio, ma in questo caso lo è ancor di più. Inoltre, al fine di poter ottenere ed assicurare tutti i benefici legati al trattamento in riflessologia plantare, è bene conoscere al meglio le tecniche correlate al trattamento in questione, che coinvolge alcune determinate aree del piede. Un buon corso può essere di validissimo aiuto in questo senso. Non è dato improvvisare, in ballo c’è il rispetto per chi già soffre.