Fegato, vescica biliare ed occhi: come trattarli con la riflessologia plantare
“Il fegato si apre negli occhi”: questo è quello che ci insegna la medicina cinese.
La riflessologia plantare ne prende atto, basata com’è sulle tecniche olistiche, garantendo massaggi sulla zona del piede direttamente collegate con questi organi.
Fegato e vescica biliare sarebbero, sempre sulla base di questa visione olistica, fonti di consapevolezza nello sguardo, una consapevolezza che è propria dell’armonia dello spirito.
Il fegato ha una relazione speciale con gli occhi, dunque.
Difatti, quando il fegato non è in armonia gli occhi, è inevitabile lo scatenarsi di problematiche in capo a questi organi. Non è un caso che l’occhio risenta molto degli eccessi alcolici e della carenza di vitamine del gruppo A e B.
In questa sede, non ci si sta tanto riferendo a difetti specifici della vista come la miopia, la presbiopia e l’astigmatismo, sui quali l’azione della riflessologia plantare può essere solo collaterale.
Esistono, infatti, a ben vedere, delle affezioni sulle quali è possibile agire efficacemente con queste tecniche mirate. Tra questi disturbi rientrano sicuramente: congiuntivite, blefarite, orzaiolo, stanchezza oculare, ect.
Come può aiutare la riflessologia plantare in concreto?
Seguendo precise tecniche in riflessologia plantare e mettendo però sempre da parte l’improvvisazione che, come detto più volte, può cagionare seri danni, è possibile ottenere un sensibile miglioramento trattando i piedi nelle zone riflesse della testa, insistendo su occhi, epifisi - che è un organo fotosensibile - ma anche sull’ipofisi, che è la zona cervicale dell’area della colonna vertebrale.
Inoltre, il trattamento in riflessologia plantare mirato al fegato, reca
benefici anche in capo alla circolazione ed al sistema endocrino.
Ben si comprende, dunque, come un buon trattamento in riflessologia plantare rappresenti uno strumento sempre valido come terapia di appoggio anche in tutte quelle affezioni non gravi che richiedono terapie mediche specifiche.
Quando il malessere agli occhi deriva da fattori interni, quali ad esempio mancanza di sonno, allergie, congestione venosa, o altre cause, con la riflessologia plantare si possono ottenere efficaci risultati.
Quali sono le precise zone del piede da trattare?
Anche se sarebbe opportuno seguire un corso per capire in concreto come
intervenire in riflessologia plantare per trattare fegato, vescica
biliare ed occhi
- come chiarito collegati tra essi - individuare esattamente il punto non è complicato: dal quarto dito, scendendo verso il basso, la zona collegata di riflesso con il fegato si trova esattamente sull’articolazione.
Occhio destro e occhio sinistro
Per stimolare l’occhio destro, sarà bene individuare la zona sottostante al secondo e al terzo dito, alla base dell’attaccatura. E’ proprio questa la zona dell’occhio, da non confondere con la vista, considerato che, come precisato, in riflessologia plantare non si interviene in presenza di problemi alla vista, bensì, in occasione di patologie “esterne”, ad esempio: rossore, dolore, capillari rotto all’interno dell’occhio, ect.
Per quanto riguarda invece la vista, il discorso è molto più complesso.
Per rendersene conto, basti pensare che tutto quello che la persona vede con l’occhio destro viene letta dalla parte sinistra del cervello: ne deriva, quindi, che la stimolazione dell’occhio debba esser fatta sul piede opposto.
Ecco un esempio pratico: se la persona non vede bene con l’occhio destro, la stimolazione andrà fatta sul piede sinistro e viceversa.
Tutto il discorso che abbiamo appena fatto per l’occhio destro andrà fatto anche per
l’occhio sinistro. La zona da trattare è sempre quella che va dal quarto dito, scendendo verso il basso.
Questa è la zona collegata di riflesso con il fegato, proprio sull’articolazione.
Fermo restando che il trattamento in questione, per quanto naturale e non invasivo, non deve essere inteso come sostitutivo della medicina nei casi in cui essa si renda necessaria, si rivela estremamente utile, per tutti coloro che intendano dedicarsi a quest’arte, seguire dei corsi specifici, coì da imparare ad individuare con precisione le zone da trattare in riflessologia plantare e i movimenti da seguire.