Riflessologia plantare per la cervicale
La riflessologia plantare trova riprodotti nei nostri
piedi ogni segmento del corpo umano e le cervicali non
fanno eccezione. Non è un caso che sempre più persone si dedichino
all’apprendimento dei segreti di questo massaggio speciale che porta
benefici a tutto il corpo, sia a livello fisico, sia a livello emotivo.
La riflessologia plantare trova perfetta applicazione nel trattamento della cervicale, disturbo questo che, specie negli ultimi 10 anni, sembra colpire sempre più persone, fino a toccare la soglia del 50% della popolazione mondiale.
Un buon trattamento delle cervicali tramite la riflessologia plantare presuppone la
conoscenza dei precisi punti riflessi presenti sul piede collegati alla cervicale, abbinata alla capacità di eseguire materialmente le giuste manovre.
Andiamo a scoprire subito perché questo massaggio è così speciale e in cosa si distingue dai massaggi che possono essere eseguiti senza competenze specifiche.
La zona del collo e della cervicale nella riflessologia plantare
Il segmento cervicale coinvolto nel trattamento in riflessologia plantare costituisce la parte alta della colonna vertebrale.
Quest’area annovera sette vertebre dette, appunto,
cervicali.
Le prime due vertebre hanno la funzione di permettere la flessione e la rotazione del capo mentre le restanti cinque svolgono la funzione di sorreggere la testa.
Nella riflessologia plantare per la cervicale il tratto del collo che comprende la parte muscolare si trova, di riflesso, nelle dita dei piedi.
I dolori cervicali causati da una mancanza di equilibrio
I dolori cervicali, quelli cioè che coinvolgono la zona compresa tra spalle e collo, ci trasmettono un messaggio preciso. Manca un equilibrio fisico in questa zona: è questo che, molto spesso, è alla base della
cervicalgia.
Questa mancanza di equilibrio si manifesta in rigidità dolorosa della parte, spesso accompagnata a sintomi che si aggravano con il freddo e l'umido, che possono coinvolgere anche braccia e scapole.
Questa zona è quella deputata a collegare la parte alta del corpo, ossia la testa che è il centro della razionalità, con la parte sottostante, quella del cuore, associata ovviamente all’istinto, alla sensibilità e alla emotività che vanno oltre la logica.
Un disequilibrio fisico, ma anche energetico questo che può essere guarito tramite la riflessologia plantare per la cervicale.
Come trattare il piede in riflessologia contro i dolori cervicali
Il trattamento in riflessologia plantare per i dolori cervicali si articola in una prima parte legata all’indagine: chi esegue il massaggio, tramite pressioni leggere o più marcate, inizia a scoprire quali siano le zone collegate al dolore alla cervicale.
L'analisi del piede porta, prima di tutto, a individuare quali segmenti coinvolti nello stato di malessere e dolore. A seconda di cosa viene scoperto nel corso del trattamento in riflessologia plantare per la cervicale, si procede, poi, con il
trattare l'area collegata alle vertebre cervicali.
Quest’area comprende proprio quel punto corrispondente al muscolo decisivo nel trattamento della cervicale: si tratta di quello che, insieme alle prime due vertebre cervicali atlante ed epistrofeo, permette di piegare il capo in avanti e di ruotarlo.
Questo punto, che si trova di riflesso sul piede, se trattato adeguatamente, con pressioni lievi e persistenti, quelle cioè tipiche della riflessologia plantare, permette di sciogliere le tensioni a carico del tratto cervicale.
Invece le parti ossee, quindi la schiena e l’osso del collo, si riflettono sulle ossa dei piedi.
Centri energetici dei piedi: anche questi agiscono sulla cervicale
In ossequio alla prospettiva olistica, che vede corpo e anima
strettamene interconnesse, attraversate e collegate entrambe da flussi
energetici che si muovono dall’uno all’altra senza sosta, la
riflessologia plantare per la cervicale punta a riequilibrare problematiche fisiologiche anche mirando al recupero delle energie. Lo scopo è quello di ristabilire la continuità e il ritmo del flusso che, nel suo ordinario fluire, viene bloccato per qualche ragione.
Situazioni in cui ci sentiamo più vulnerabili, in cui siamo più fragili, meno disposti ad accettare la realtà così com’è.
Situazioni in cui ci sentiamo irrigiditi, in cui non riusciamo a
sottostare a qualcosa che non ci va giù: secondo i principi della
riflessologia plantare potrebbe trattarsi di un disequilibrio, una mancata
comunicazione tra la parte razionale di noi e quella emotiva: tutte queste
condizioni, che si manifestano con sofferenze a carico delle vertebre
cervicali, possono essere riequilibrate proprio con la riflessologia plantare per la cervicale.
Nei piedi vi sono epicentri energetici collegati proprio tra capo e il collo, zona questa di mezzo tra razionalità ed emotività.
Cervicalgia: ecco le zone del piede in cui si trovano i corrispondenti punti riflessi
Le parti dei piedi in cui, nello specifico, si possono reperire i corrispondenti
punti riflessi del collo si trovano sull'alluce e sulle altre dita: l'area riflessa del collo si trova sulla parte laterale interna dell'alluce, verso il secondo dito, nella zona muscolare della prima falange.
Il collo, zona questa molto delicata perché esposta e scoperta più delle altre zone del corpo, è bersaglio di molti stati di disagio. La riflessologia plantare per la cervicale può aiutarci tanto a superare questo disagio.
Lo sperimentiamo spesso, alcuni di noi addirittura quotidianamente: dal semplice irrigidimento, a fitte e contrazioni più marcate che non permettono la rotazione e la flessione del collo.
Ponte di collegamento fra la testa e il resto del corpo, quindi tra testa e cuore, il collo incanala il passaggio tra ciò che, dall’esterno, ci giunge dentro, fino ad entrare più in profondità.
La riflessologia plantare per la cervicale ci consente di indagare lo stato di questo segmento tanto importante del nostro corpo, non solo dal punto di vista strettamente fisico, ma anche endogeno, emotivo, irrazionale, energetico.
Ecco perché chi si dà alla riflessologia plantare per la cervicale deve avere una competenza vasta, articolata e policroma, che abbracci diversi settori, diversi campi, attingendo ad un sapere assai ampio.
Egli deve essere in grado di esercitare pressioni modulate ed adeguate al messaggio che il corpo trasmette.
Deve capire come interfacciarsi con il dolore manifestato, elaborando le informazioni che da quel disturbo emergono.
Tutti questi elementi devono entrare a far parte del bagaglio culturale di chi si dedica alla riflessologia plantare per la cervicale. Ecco perché non si tratta di un massaggio come un altro.